Attività

Tipi di trattamento

 

Terapie farmacologiche :

La dipendenza da oppiacei (eroina, morfina) può essere trattata con farmaci agonisti (sostitutivi) o antagonisti (avversativi, che impediscono l'effetto degli oppiacei).

I farmaci agonisti sono il metadone cloridrato sciroppo o la buprenorfina cpr sublinguali. Sono farmaci e non droghe, perché la forma farmaceutica, l'emivita  ( molto maggiore di quella dell'eroina o della morfina, con cui sarebbe  impossibile fare una disassuefazione)   e la modalità di assunzione ( per via orale e sublinguale) non determinano gli stessi effetti dell'eroina, ma curano la sindrome carenziale da oppiacei e permettono una disassuefazione graduale (terapia a scalare) o una terapia a mantenimento, che a dosi adeguate (intorno agli  80 mg al dì per il metadone) ha un effetto cosiddetto anti-craving ( diminuisce il desiderio di eroina).

Il farmaco antagonista è il naloxone, la cui assunzione a tempo debito dal termine di uno scalare metadonico o dall'assunzione dell'ultima dose di eroina ( altimenti si determina una sindrome astinenziale, perché il naloxone è un parente a lunga emivita del Narcan, farmaco salvavita impiegato nelle overdose da eroina)  determina un blocco recettoriale ed impedisce all'eroina, anche se assunta, di esercitare i noti effetti.

Nelle overdose (intossicazione da sovradosaggio di oppiacei  che può determinare la morte del soggetto per blocco dei centri del respiro) si usa il Narcan fiale che blocca i recettori come il naloxone ma ha una durata minore (ore).

Ad oggi non vi sono terapie farmacologiche efficaci per il trattamento dell'abuso di cocaina, anfetamine (ecstasy) o cannabis.

L'abuso di alcol è trattabile anch'esso con farmaci sostitutivi (gamma-idrossibutirrato)  o avversativi (disulfiram, che determina, se assunto in concomitanza con alcol,  effetti spiacevoli i quali impediscono al bevitore di proseguire nell'assunzione di alcolici) o disincentivanti (naloxone).

Le terapie non farmacologiche (psicoterapia, sostegno psicologico,  terapia di gruppo e familiare, Comunità terapeutiche e Centri Crisi) verranno trattate nei rispettivi paragrafi.

 

Interventi di tipo psicologico :

  • psicoterapia ad orientamento psicodinamico: percorso individuale di conoscenza di sé all'interno di una relazione nuova che ne permette l'espressione e la riflessione da parte del paziente che, insieme al terapeuta, racconta e osserva se stesso. La terapia si snoda attraverso la rielaborazione della propria storia di vita presente e passata e dei vissuti emotivi legati alle proprie esperienze. Permette di portare alla luce le modalità relazionali, di analizzare e mitigare il conflitto tra le diverse parti della personalità, di evidenziare limiti e risorse, bisogni e desideri.
  • psicoterapia familiare e di coppia ad indirizzo sistemico-relazionale: percorso rivolto alla famiglia o alla coppia in difficoltà che permette di evidenziare e riflettere sulle modalità relazionali, sui ruoli e sulla comunicazione all'interno del nucleo familiare o della coppia.
  • sostegno psicologico ad orientamento psicodinamico: percorso individuale di riflessione, centrato sul presente, e di contenimento empatico a sostegno dell'Io del paziente. Evidenzia e sostiene le risorse presenti al fine di raggiungere un migliore adattamento psico-sociale.
  • gruppi di riflessione, condotti da una psicologa, rivolti ai genitori sulle problematiche legate alla tossicodipendenza dei figli. Il gruppo offre uno spazio di pensiero, confronto e sostegno emotivo reciproco.

Gruppo genitori : 

Il gruppo genitori è attivo dal febbraio 2003 ed è rivolto ai genitori di tossicodipendenti seguiti dal Servizio. Le famiglie si incontrano per condividere le loro esperienze, educarsi vicendevolmente alla lettura dei comportamenti e delle situazioni che si verificano in famiglia, orientarsi sull'atteggiamento più idoneo da tenere.

Gli incontri si svolgono il sabato mattina dalle 9 alle 11 presso il Serd di Chieri a cadenza quindicinale.

 

Trattamenti socio-educativi : 

  • Centri Crisi e orientamento
    Si tratta di Centri rivolti alla prima accoglienza di ragazzi tossicodipendenti che chiedono aiuto per superare la crisi di astinenza, risolvere il disagio psico-fisico della sospensione dall'uso di sostanze ed elaborare un personale progetto riabilitativo.
    L'ammissione al trattamento nei Centri Crisi, nel rispetto delle regole proprio della struttura stessa, avviene tramite il Sert di appartenenza. Per ciascun soggetto inserito nella sede operativa la Comunità in collaborazione con il Sert di riferimento provvede a predisporre un progetto di riabilitazione finalizzato al raggiungimento della stato di equilibrio e di autonomia psico-fisica necessario per i successivi interventi terapeutici riabilitativi.
  • Comunità terapeutica
  • Inserimenti lavorativi

modificato 15/06/2021 - 12:17